Dalla Puglia ad Harvard per studiare i geni e combattere la leucemia: un barese tra i migliori giovani ricercatori italiani in Nord America

È Christian Marinaccio, originario di Bari e attualmente alla prestigiosa Harvard Medical School, dove indaga le cause genetiche delle malattie mieloproliferative che progrediscono a leucemia mieloide acuta.

02 dicembre 2021

L’attività di ricerca di Christian, finché è stato a Bari, è stata supportata dalla Associazione "Il Sorriso di Antonio".

Sviluppano sistemi di intelligenza artificiale per combattere i cambiamenti climatici, realizzano robot per le prossime missioni della Nasa, cercano nuove strade per la cura della leucemia. Non solo: creano infrastrutture per portare internet alle comunità più svantaggiate e trasmettono ai giovani di Oltreoceano la cultura italiana, la lingua, la letteratura e il cinema, da prospettive originali e innovative. Sono i 15 finalisti dell’undicesima edizione degli Young Investigator Awards assegnati da ISSNAF, la fondazione che riunisce migliaia di scienziati e accademici italiani attivi in laboratori, università e centri di ricerca in Nord America.

I premiati saranno annunciati nel corso dell’evento annuale di ISSNAF, che si terrà il 9 dicembre 2021 in modalità digitale, in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Washington, e sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Diverse le novità di questa edizione: innanzitutto il focus sui temi legati alla sostenibilità globale, oggetto del premio Embassy of Italy e che saranno al centro di una tavola rotonda nel corso dell’evento, ma anche l’introduzione di una nuova categoria dedicata alle eccellenze nella ricerca sulla cultura italiana, creata in partnership con RnB4Culture, startup milanese attiva nel settore dell’Art Tech. Sale così a 5 il numero dei premi: Embassy of Italy Award per i ricercatori che stanno lavorando su temi legati alla sostenibilità nel campo dei materiali, dell’energia e dei processi industriali; Paola Campese Award per la ricerca sulle leucemie; Franco Strazzabosco Award per l’ingegneria, Mario Gerla Award per la ricerca nelle scienze informatiche e RnB4Culture Award per l’innovazione negli studi sulla cultura italiana. È già deciso invece chi si aggiudicherà il Lifetime Achievement Award 2021: il “premio alla carriera” di ISSNAF andrà a Silvio Micali, professore d'informatica al Computer Science and Artificial Intelligence Laboratory (CSAIL) del MIT di Boston, fondatore di Algorand e tra i massimi esperti mondiali di crittografia e blockchain.

«I finalisti per i cinque premi annuali dell’Italian Scientists and Scholars in North America Foundation (ISSNAF) sono giovani ricercatori e scienziati italiani che brillano negli Stati Uniti per coraggio, impegno, e capacita’ di innovare: siamo orgogliosi di tutti loro e grati all’ISSNAF che li valorizza», evidenzia l’Ambasciatrice d’Italia negli Stati Uniti Mariangela Zappia. «È significativo che i premi siano dedicati a sostenibilità, salute, ingegneria, informatica e cultura, perché si tratta di settori in cui l’Italia eccelle negli USA e nel resto del mondo».

I premi ai giovani ricercatori e l’evento annuale giungono a coronamento di un anno di crescita e di ulteriore rafforzamento delle attività di ISSNAF. Nel 2021 la Fondazione ha potenziato i legami con l’Italia attraverso una serie di accordi (tra i quali con l’Università di Pisa, il Collegio Ghislieri di Pavia e il Politecnico di Torino) per esperienze di mentoring e di studio/lavoro a favore di studenti e giovani ricercatori dall’Italia presso centri di ricerca nel Nord America, che partiranno nel 2022.

«Anche quest’anno il livello dei progetti presentati dai nostri candidati ai premi è altissimo» commenta Cinzia Zuffada, presidente di ISSNAF. «In queste settimane i finalisti hanno presentato il loro lavoro a giurie composte da personalità di spicco del mondo accademico americano e italiano in una serie di simposi virtuali aperti al pubblico, ai quali sono intervenuti anche rappresentanti degli sponsor dei premi per conoscere personalmente i giovani ricercatori i cui lavori incarnano lo spirito della loro scelta filantropica e la missione di ISSNAF. È interessante vedere – aggiunge la presidente - che alcuni dei finalisti vengono dai gruppi di ricerca guidati da finalisti e vincitori di edizioni passate dei premi, un segno del valore della nostra rete».

«Il collegamento tra l'industria e la ricerca, ovunque essa sia nel mondo, è di primaria importanza. In particolare lo è negli USA, paese che in questi ambiti rappresenta un'eccellenza assoluta» dichiara il presidente e Ceo di RnB4Culture Fabrizio Renzi. «Nel mio caso dopo 29 anni di lavoro in una delle principali multinazionali americane, ho deciso di fondare un gruppo che nel nome porta esattamente il riferimento a questa unione: RnB, cioè "Research and Business". Siamo onorati di collaborare con ISSNAF per un premio inedito dedicato al mondo della cultura, vero e proprio motore di sviluppo economico e sociale per un Paese come l'Italia. Centrale in questo senso anche il ruolo dei giovani e l'apporto fondamentale che, sia in Italia che in USA, possono dare».

Young Investigator Awards: i finalisti

Embassy of Italy Award

Il vicentino Marco Giometto è direttore del laboratorio di fluidodinamica ambientale alla Columbia University, dove si occupa di creare modelli previsionali per le città del futuro, studiandone la pianificazione urbanistica green. Matteo Muratori, milanese, lavora al National Renewable Energy Lab (NREL) di Golden (Colorado) ed è Chief Analyst per i trasporti sostenibili del Dipartimento dell’Energia. Studia le tecnologie e le soluzioni più adeguate per realizzare una transizione energetica sostenibile nel settore dei trasporti, e prevederne l’impatto sul resto del sistema energetico globale. Marco Pritoni, originario di Carpi (Mo), lavora al Lawrence Berkeley National Laboratory: le sue ricerche puntano a trovare soluzioni per rendere gli edifici in grado di gestire in modo intelligente le risorse energetiche.

RnB4Culture Award

Laura Di Bianco, docente romana alla Johns Hopkins University, indaga il cinema delle registe italiane contemporanee e lo mette in relazione con il paesaggio e le crisi ambientali nelle città di oggi. Giulia Riccò, originaria di Vignola in provincia di Modena, è italianista e docente all’Università del Michigan, dove studia la nascita della identità italiana nelle comunità emigrate in America Latina. La docente romana Ilaria Tabusso Marcyan è visiting assistant professor alla Miami University di Oxford (Ohio), dove studia la cultura italiana del cibo e contadina come modello di sviluppo sostenibile.

Paola Campese Award

Christian Marinaccio, originario di Bari, nel suo post-dottorato alla Harvard Medical School indaga le cause genetiche delle malattie mieloproliferative che progrediscono a leucemia mieloide acuta. Daniele Simoneschi, romano, è Research Assistant Professor alla New York University Grossman School of Medicine, dove studia un enzima che può impedire l’iper-proliferazione delle cellule che conduce alla formazione dei tumori. Luca Tottone, di Teramo, lavora al Rutgers Cancer Institute del New Jersey dove indaga sul ruolo del cosiddetto “DNA spazzatura” nella nascita e proliferazione dei tumori del sangue.

Mario Gerla Award

Ferdinando Fioretto, originario di San Severo in Puglia, è professore alla Syracuse University, dove applica l’intelligenza artificiale per migliorare infrastrutture su larga scala, come quelle destinate alla distribuzione dell’elettricità, in modo da evitare sprechi e diminuire l’impatto ambientale. Filippo Malandra, di Chieti, è Assistant Professor of Research alla University at Buffalo, dove lavora ad un progetto federale per costruire una infrastruttura a basso costo che porta internet ad alta velocità alle comunità svantaggiate. Sara Rampazzi, di Pavia, all’Università della Florida studia la sicurezza dei sistemi cyber-fisici, la modellazione e la simulazione di applicazioni di protezione per i settori della sanità e automotive (come i veicoli a guida autonoma).

Franco Strazzabosco Award

 

Il novarese Francesco Monticone, ingegnere elettronico e professore alla Cornell University, studia i fotoni e i metamateriali, quei materiali che non esistono in natura ma che si possono progettare su micro e nano-scala. Federico Rossi, nato a Cardano al Campo, in provincia di Varese, è ora ricercatore al Jet Propulsion Laboratory del California Institute of Technology di Pasadena dove progetta nuovi robot che possono lavorare in squadra e che saranno utilizzati nelle prossime missioni della NASA. Bartolomeo Stellato, di Cremona, alla Princeton University si occupa di ottimizzazione matematica applicata a sistemi intelligenti, come le reti di trasporti, i mercati finanziari e i robot.

 

ISSNAF Annual Event: il programma

L’evento annuale di ISSNAF, che anche quest’anno si terrà in modalità virtuale, si aprirà alle ore 12.00 EST (le 18.00 in Italia) con il saluto di benvenuto dell’Ambasciatrice Mariangela Zappia e della presidente di ISSNAF Cinzia Zuffada. Alberto Salleo, Professore di Scienza e Ingegneria dei Materiali a Stanford e membro del Board di ISSNAF, presenterà il Lifetime Achievement Award al prof. Silvio Micali che terrà una breve lectio. A seguire la presentazione degli Young Investigator Awards e la proclamazione dei vincitori. Per ciascuno dei premi interverranno i rispettivi Award Chairs e membri del Consiglio Scientifico ISSNAF, i professori: Riccardo Dalla-Favera (Columbia), per il Paola Campese Award; Marcello Romano (Naval Postgraduate School), per il Franco Strazzabosco Award; Elisa Bertino (Purdue University), per il Mario Gerla Award; Daniela Barile (University of California at Davis), per l’Embassy of Italy Award; e Claudio Fogu (University of California at Santa Barbara) per il Rnb4Culture Award.

Dopo un breve intervallo, la seconda parte del programma prevede una tavola rotonda sul tema “Food System Transformation for Global Sustainability”, alla quale interverranno la prof. Fiorenza Micheli (Stanford), il prof. Amilcare Porporato (Princeton) e Sara Roversi (Future Foods) e che sarà moderata da Federico Rampini (Corriere della Sera).

ISSNAF

Fondata nel 2007 sotto gli auspici dell’Ambasciata Italiana negli Stati Uniti su iniziativa di 36 noti scienziati ed accademici, tra cui 4 Premi Nobel, ISSNAF (Italian Scientists and Scholars in North America Foundation) è l’organizzazione non profit che promuove la cooperazione in ambito scientifico, accademico e tecnologico tra ricercatori e studiosi italiani che operano in Nord America ed il mondo della ricerca in Italia. Con un network di oltre 3.000 affiliati, che annovera illustri scienziati e giovani ricercatori, ISSNAF rappresenta la diaspora intellettuale italiana in tutto il Nord America ed è un ponte che collega le due rive dell’Atlantico, per consentire la condivisione e la valorizzazione di un inestimabile patrimonio conoscitivo e di identità. Nella sua attività, ISSNAF collabora con altre organizzazioni e fondazioni, istituzioni ed enti governativi, tra cui l’Ambasciata Italiana, la rete Consolare e degli Istituti Italiani di Cultura negli Stati Uniti e in Canada.